IL PETTIGROSSO
Il Pettigrosso è una rara e singolare specie di uccello parecchio ma parecchio grosso. Tanto che lui prova anche a volare, ma è troppo grosso e non ci riesce. Così si limita a stare appollaiato liberando il suo soave canto, che fa da richiamo a qualche pollastrella.
Un mio amico una volta gli è capitato di vederne uno appollaiato, arrampicato su per un palo. Beh quando sto mio amico l’ha visto, non è che siano successe grandi cose ma di certo è tornato a casa più contento.
Il Personaggio
Il Pettigrosso è nato intorno al 2012 e ha lavorato molto nelle piazze italiane. Infatti con il passare degli anni il costume si è sgretolato. Nel 2024 abbiamo prodotto questo nuovo indumento per fare rivivere questo personaggio, adatto sia alla strada che agli eventi più esclusivi. Vuole rappresentare un animale fantastico, una sorta di uccello immaginario. Come spesso accade nella tradizione di Nespolo Giullare è forte il legame tra personaggio e animale.
Questo per mettere in risalto un aspetto specifico che riguarda personalmente lo spettatore. Nel mondo delle fiabe indossare una pelle di animale, trasformarsi per qualche tempo in animale è naturale. Ciò significa farsi guidare dalle basse pulsioni. È questo il vettore su cui è costruito il personaggio.
Inoltre sempre forte il legame con Gurduludù (Il cavaliere inesistente – Italo Calvino), colui che vede delle oche e pensa di essere una di quelle oche. L’imitazione di qualcosa che accade, come una persona al telefono, diventare quella persone in quell’esatto momento.
Il tutto mosso da un sobrio stato di allegrezza per viver in festa quel che resta.
Il costume
Il costume è di ispirazione rinascimentale. Creato utilizzando due tipi di tessuto: di alto pregio con filamenti d’oro e povero come la juta. Questo per mettere in risalto gli estremi opposti che rappresenta questo archetipo.
Ogni dettaglio porta in grembo la volontà di rappresentare un determinato simbolo della sfera umana:
- Il cappuccio, la cresta, la corona rappresenta la sfera mentale, l’intelletto, è spiccato va verso l’alto ma a volte cade giu.
- Sia sulla camicia che sul vestito c’è un cuore sul torace e rappresenta la sfera emozionale, l’amore.
- I genitali enormi rappresentano la sfera creativa.
- La gobba che esce dallo strappo rappresenta la fortuna e la sfortuna.
Il costume è stato creato dall’Atelier La Zan Costume in collaborazione con Acaua Alta Teatro.